Charles Dauphin Paintings & Artwork for Sale | Charles Dauphin Art Value Price Guide

Oct. 18, 2024
CHARLES DAUPHIN (1615-1677) ATTRIBUÉ À
Est: €2,000 - €3,000
CHARLES DAUPHIN (1615-1677) ATTRIBUÉ À Le sacrifice d’Abraham Huile sur toile 63,5 x 47 cm
HVMC - Hôtel des Ventes de Monte-Carlo
Dec. 03, 2020
Charles Claude Dauphin, 1615 – 1677
Est: €60,000 - €80,000
RUHENDE DIANA MIT PUTTI Öl auf Leinwand. Doubliert. 146 x 152 cm. In vergoldetem Lorbeerblattrahmen. Als Diana kostümiert wird hier vermutlich Françoise Madeleine d'Orléans dargestellt. Inmitten einer sporadisch wiedergegebenen Landschaft lagert rechts die teilgeharnischte Diana, die an den Hunden links von ihr gut zu erkennen ist. Putti mit Rosen umringen sie. Carlo Emmanuele II von Savoyen heiratete am 4. März 1663 in Paris in Vertretung die sehr junge Francesca von Bourbon d'Orléans (1648-1664), Tochter des Herzogs Gaston d'Orléans, Bruder von König Ludwig XIII von Frankreich. Am 23. März verließ die Braut Paris und machte sich auf die Reise ins Piemont. Charles Emmanuel II schloss sich ihr in Savoyen an und am 14. Mai trat Francesca unter dem Jubel der Menge auf einem Weg zwischen der Porta Nuova und dem Königspalast offiziell in Turin ein. Das Leben der Prinzessin in Turin war kurz und wurde durch den Tod von Mitgliedern der königlichen Familie überschattet, darunter ihre Schwiegermutter Cristina di Francia, die am 27. Dezember 1663 starb. Francesca folgte ihr kurz darauf – sie starb am 14. Januar 1664 im Alter von sechzehn Jahren. Die Legenden, die über dieses gütige und unglückliche Mädchen blühten, sind zahlreich: Sie wurde „Colombina d'amore“ genannt, wegen ihrer Anmut und ihres unreifen Charmes, und es scheint, dass der junge Herzog sie sehr liebte. Vergleichsliteratur zum Künstler und zur Dargestellten: R. Fohr, Charles Dauphin, in: Mélanges de l'Ecole Française de Rome. Moyen âge, temps modernes, 94, 1982, S. 979-994. A. Cifani und F. Monetti, La pala dell'altare dell'Accademia di san Luca, capolavoro di Carle Dauphin, in Arte e Artisti nel Piemonte del '600. Nuove scoperte e nuovi orientamenti, Turin 1990, S. 22-28. A. Cifani und F. Monetti, Picturae miraculum: un capolavoro ritrovato. Contributi per Carle Dauphin, altri inediti e nuovi documenti, in: Arte Cristiana, Januar und Februar, 1998, Nr. 784, Bd. LXXXXVI, S. 61-66. Breue racconto della vita, e morte di Madama reale Francesca di Borbone, dell'abbate Luiggi Francesco Morozzo, Bartolomeo Zauatta, Turin 1664. I gigli sfioriti oratione panegirica di Francesco Amedeo Ormea... Recitata da lui nelle solenni esequie delle altezze reali di madama Christina, e madama Francesca di Borbone, celebrate nella Coleggiata di Carmagnola dalla medema citta li 22. e 23. di febraio 1664, per Gio. Sinibaldo stampatore di Sua Altezza Reale, Turin 1664. Venaria reale palazzo di piacere, e di caccia, ideato dall'altezza reale di Carlo Emanuel 2. ... disegnato, e descritto dal conte Amedeo di Castellamonte l'anno 1672, Turin 1674. G. Audiberti, Colombina d'amore e le sue sorelle: luoghi e memorie di donne in Piemonte tra Sei e Settecento, Rivoli 2010. P. Bianchi, Politica matrimoniale e rituali fra Cinque e Settecento, in Le strategie dell'apparenza: cerimoniali, politica e società alla corte dei Savoia in età moderna, P. Bianchi und A. Merlotti, Turin 2010. (1221802) (3) (13) Charles Claude Dauphin, 1615 - 1677 DIANA RESTING WITH PUTTI Oil on canvas. Relined. 146 x 152 cm. In gilt laurel leaf frame. This is probably a depiction of Françoise Madeleine d‘Orléans dressed as the goddess Diana. Comparative literature regarding the artist and the depicted: R. Fohr, Charles Dauphin, in: Mélanges de l‘École Française de Rome. Moyen Âge - Temps Modernes, 94, 1982, pp. 979-994. A. Cifani and F. Monetti, La pala dell‘altare dell‘Accademia di San Luca, capolavoro di Carle Dauphin, in: Arte e Artisti nel Piemonte del ‚600. Nuove scoperte e nuovi orientamenti, Turin 1990, pp. 22-28. A. Cifani and F. Monetti, Picturae miraculum: un capolavoro ritrovato. Contributi per Carle Dauphin, altri inediti e nuovi documenti, in: Arte Cristiana, January and February, 1998, no. 784, vol. LXXXXVI, pp. 61-66. L. F. Morozzo, Breve racconto della vita, e morte di Madama reale Francesca di Borbone, Bartolomeo Zauatta, Turin 1664. I gigli sfioriti oratione panegirica di Francesco Amedeo Ormea... Recitata da lui nelle solenni esequie delle altezze reali di madama Christina, e madama Francesca di Borbone, celebrate nella Coleggiata di Carmagnola dalla medema citta li 22. e 23. di febraio 1664, per Gio. Sinibaldo stampatore di Sua Altezza Reale, Turin 1664. Venaria reale palazzo di piacere, e di caccia, ideato dall‘altezza reale di Carlo Emanuel 2. ... disegnato, e descritto dal conte Amedeo di Castellamonte l‘anno 1672, Turin 1674. G. Audiberti, Colombina d‘amore e le sue sorelle: luoghi e memorie di donne, in: Piemonte tra Sei e Settecento, Rivoli 2010. P. Bianchi, Politica matrimoniale e rituali fra Cinque e Settecento, in: Le strategie dell‘apparenza: cerimoniali, politica e società alla corte dei Savoia in età moderna, P. Bianchi and A. Merlotti, Turin 2010.
Hampel Fine Art Auctions
Mar. 27, 2019
Attribué à Nicolas CHAPERON Châteaudun, 1612 - Lyon, 1656 Le Déluge Huile sur toile (Toile d'origine)
Est: €20,000 - €30,000
Attribué à Nicolas CHAPERON Châteaudun, 1612 - Lyon, 1656 Le Déluge Huile sur toile (Toile d'origine) Une ancienne étiquette portant le numéro '3083' au verso Sans cadre The Flood, oil on canvas, attr. to N. Chaperon h: 99 w: 136,50 cm Commentaire : Plusieurs versions de cette composition de Nicolas Chaperon sont répertoriées, notamment un tableau de mêmes dimensions conservé au musée des Beaux-Arts de Rouen et deux dessins dans les collections du département des Arts graphiques du musée du Louvre (voir cat. exp. 'Nicolas Chaperon 1612-1654/1655', Nîmes, 1999, p. 175-182). Nous remercions Monsieur François Marandet de nous avoir aimablement signalé ces informations. Estimation 20 000 - 30 000 €
Artcurial
Apr. 18, 2016
Attribué à Charles Claude DAUPHIN (1615-1677)
Est: €6,000 - €8,000
Attribué à Charles Claude DAUPHIN (1615-1677) Vierge à lEnfant Toile ronde D. : 74,5 cm Provenance : Kunstsalon Hermann Abels, Cologne (étiquette au revers du châssis).
Leclere - Maison de ventes
Dec. 02, 2008
Charles Claude Dauphin (Lotharingia 1615-1677 Turin)
Est: £7,000 - £10,000
Charles Claude Dauphin (Lotharingia 1615-1677 Turin) The vision of a Franciscan saint oil on copper 15½ x 23½ in. (39.5 x 23½ in. (39.5 x 59.9 cm.)
Christie's
Jun. 25, 2008
Charles Dauphin , Né en Lorraine - 1677 Turin La fuite en Egypte Charles Dauphin ; The Flight into Egypt ; oil on canvas Huile sur toile Dans un cadre en bois sculpté doré d'époque Louis XIV
Est: €15,000 - €20,000
Huile sur toile Dans un cadre en bois sculpté doré d'époque Louis XIV
Sotheby's
Nov. 07, 2007
AFTER CHARLES DAUPHIN (French 1620-1677) "Christ
Est: $600 - $900
AFTER CHARLES DAUPHIN (French 1620-1677) "Christ in the Garden of Gethsemane" oil on canvas, indistinguishably inscribed lower left. 37.75"x28.25" (96 x 72 cm). Estimate $600-$900
Jackson's International
Nov. 29, 2006
Charles-Claude Dauphin (Lorraine ?-1677 Torino)
Est: €30,000 - €40,000
Allegoria del Tempo; e Minerva Vincitrice olio su tela 104 x 89 cm. (2)
Christie's
Nov. 29, 2005
c - CHARLES DAUPHIN NANCY ? 1615/20-1677 TORINO
Est: €80,000 - €120,000
ALLEGORIA DEL TEMPO measurements note 210 x 165 cm. olio su tela LITERATURE R. Fohr, "Pour Charles Dauphin", in Mélanges de l'école française de Rome, vol. 94, 1982, pp. 979-994, illustrato, fig. 5. J. Thuillier (a cura di), Vouet, catalogo della mostra Galerie nationales du Grand Palais, Parigi, 6 Novembre 1990--11 Febbraio 1991, Parigi 1990, pp. 58-59, illustrato. NOTE Il dipinto è un'allegoria del Tempo, qui rappresentato come un vecchio barbuto e alato, che mostra due degli attributi tradizionalmente assegnatigli, la clessidra e il serpente che si mangia la coda a formare un anello, simbolo dell'eterno scorrere del tempo. Due amorini e due figure lo attaccano cercando, vanamente, di vincerlo. Non aiuta purtroppo nella loro identificazione l'accostamento a due dipinti del medesimo soggetto eseguiti da Simon Vouet, di cui l'artista fu allievo e alla cui lezione rimase variamente fedele fino alla fine della sua attività, Il Tempo sconfitto da Amore, Speranza e Bellezza (Museo del Prado di Madrid e Musée du Berry di Bourges). Se infatti nei dipinti di Vouet i personaggi sono chiaramente riconoscibili, nel quadro di Dauphin questi mancano di attributi precisi che ne permettano un'identificazione certa. La figura coronata di fiori infatti è un personaggio maschile alato che si può ipotizzare essere il Piacere o Imeneo, mentre la figura a destra, cinta di alloro e inginocchiata su un cumulo di libri, non è sicuramente la Speranza, come appare nei dipinti di Vouet, rappresentata in genere con un'ancora. Potrebbe trattarsi dello Studio o della Memoria, ma si dovrà rimandare a un approfondimento del milieu intellettuale torinese dell'epoca l'individuazione delle chiavi di lettura che permettano di decifrare il significato preciso dell'allegoria. L'opera si inserisce negli anni della piena maturità dell'artista, come rivelano la libertà pittorica e gli effetti tratti dalla qualità propriamente materiale del colore. Stilisticamente può essere avvicinata alla pala di Luisa di Savoia ai piedi di San Francesco da Paola (chiesa di San Francesco da Paola, Torino), facendo propendere quindi per una datazione agli anni 1660-63. In accordo con le opere di questo periodo, la gamma cromatica si è arricchita e dalle tinte chiare con dominanza di rosa e azzurro si passa a toni più sostenuti e audaci, quasi violenti, e pur mantenendo una disposizione dei personaggi nei piani piuttosto ravvicinata, la composizione, molto teatrale e dal punto di vista leggermente ribassato, è più vivace ed elaborata. Dauphin si è cimentato nella trattazione del tema dell'allegoria del Tempo in altri due dipinti, entrambi raffiguranti Il Tempo che svela la Verità. Uno, conservato a Nancy al Musée Historique Lorrain, appartiene al periodo dell'apprendistato presso la bottega di Vouet o a un momento appena successivo, mostrando un'aperta influenza dei modi del maestro, ma discostandosene per un disegno dei panneggi meno sinuoso. Il secondo, in collezione privata a Lione, rivela al contrario nella accresciuta facilità e nella minore pesantezza nel disporre le figure come col tempo la lezione di Vouet divenga più un ricordo, facendo propendere per una datazione dell'opera agli anni 1660-65. Charles Dauphin, nato probabilmente a Nancy, lasciò la Lorena nel 1640 forse a causa delle devastazioni della guerra e si trasferì a Parigi dove entrò nella bottega di Simon Vouet. Probabilmente il più importante fra gli ultimi discepoli di Vouet, scelse di stabilirsi a Torino dopo la morte del maestro (1649), dove ricoprì presto una posizione di grande rilievo e dove rimase fino alla morte. I consensi ottenuti presso la famiglie ducale, l'alta aristocrazia, il ceto intellettuale e gli ordini religiosi si spiegano anche con il desiderio della piccola ma vivace capitale sabauda di eguagliare i fasti parigini inaugurati da Vouet, che l'esuberanza barocca della pittura seducente e spontanea di Dauphin seppe interpretare in dipinti che si distinguevano per splendore della gamma cromatica, spigliatezza delle forme, linee vorticose e ricchezza dei motivi. L'attribuzione è stata suffragata dal Professor Pierre Rosenberg su base fotografica.
Sotheby's