Lot 676: Giovanni de' Busi, Giovanni Cariani (San Giovanni Bianco, Fuipiano al Brembo c. 1485-dopo il 1547

Giovanni de' Busi, Giovanni Cariani (San Giovanni Bianco, Fuipiano al Brembo c. 1485-dopo il 1547 Venezia)
Cristo e la Veronica
olio su tela
113 x 183.5 cm.

E.M. Dal Pozzolo, Tra Cariani e Rocco Marconi, in 'Venezia Cinquecento', VII, n. 13, gennaio-giugno 1997, p. 31, fig. 23, pp. 32-33 e 37, n. 61.

Il presente dipinto, datato dalla critica verso il 1530, mostra appieno i riferimenti culturali di Giovanni Cariani, documentato a partire dal 1509 a Venezia. Abile ritrattista, la sua traiettoria stilistica è impostata su uno stretto rapporto con Giorgione e Tiziano, e ancor più con la fase veneziana di Sebastiano del Piombo.
Dopo la partenza di Sebastiano per Roma (1511), Cariani aggiunse agli elementi formali desunti da Tiziano anche un interesse costante verso i modi di Palma il Vecchio. Spostatosi a Bergamo nel 1517, Cariani elaborò uno stile più autonomo, impostato su un rapporto molto individualizzato con lo stile di Lorenzo Lotto.
Rientrato a Venezia verso il 1523, Cariani si confrontava con lo stile di altri pittori al confine tra il mondo veneziano e il rapporto con la realtà proprio dell'area lombarda: principalmente Bonifazio de' Pitati e Giovanni Girolamo Savoldo.
In questa fase si colloca l'interesse del pittore verso le stampe nordiche, riscontrabile anche nel presente dipinto in molte figure nella folla di astanti intorno al Cristo, e da confrontare con opere dell'artista come il 'Cristo e l'Adultera' a Digione, Musée Magnin, e con il 'Cristo deriso' a Klosterneuburg, Abbazia di Sant'Agostino.

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