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Lot 13: Giovanni Agostino da Lodi , attivo dal 1495 al 1525 circa Presentazione al tempio olio su tavola

Est: €70,000 EUR - €100,000 EURSold:
Sotheby'sMilano, ItalyJune 09, 2009

Item Overview

Description

numero di inventario sul retro: 335 iscrizione sul retro della cornice: S. M. olio su tavola

Dimensions

measurements note 81.5 x 68.5 cm.

Exhibited

Milano, Circolo d'Arte e d'Alta Coltura, Prima Mostra degli Antichi Pittori Lombardi, Aprile-Maggio 1923, n. 55.


Literature

G. Carotti, Capi d'Arte appartenenti a S. E. la Duchessa Joséphine Melzi-d'Eril Barbò, Milano 1901, pp. 39-40, come Bergognone;
F. Malaguzzi-Valeri, "Chi è lo Pseudo-Boccaccino" in Rassegna d'Arte, XII, 1912, 6, pp. 99-100;
Prima Mostra degli Antichi Pittori Lombardi, catalogo della mostra, Milano, Circolo d'Arte e d'Alta Coltura, Aprile-Maggio 1923, Milano 1923, n. 55.

Provenance

Duchessa Melzi Barbò, Milano;
Pietro Accorsi Antichità, Torino (da etichetta sul retro).

Notes

Anticamente attribuita alla mano di Ambrogio da Fossano, questa Presentazione al Tempio è l'originale, scomparso dal 1924, di un'opera che Giovanni Agostino da Lodi realizzò per la Certosa di Pavia ispirandosi al prototipo del Bergognone per la chiesa dell'Incoronata di Lodi. La sua antica collocazione presso il tempio pavese è infatti testimoniata da due copie su tela ancora oggi esposte nel locale museo.
Già Suida faceva risalire la tavola Melzi alla mano di colui che allora andava sotto il nome, coniato da Bode, di "Pseudo-Boccaccino" e che Malaguzzi Valeri propose di identificare con il pittore lodigiano allievo di Leonardo da Vinci.
Il nostro dipinto, insieme ai due laterali con S. Maria Maddalena e S. Marta (Verona, Museo di Castelvecchio) e con S. Agnese (Milano, collezione Gallarati Scotti), venne acquistato alla fine del Settecento da Giacomo Melzi con attribuzione al Luini, in seguito alla soppressione dell'ordine certosino (v. Il Museo della Certosa di Pavia. Catalogo generale, a cura di P. C. Marani e B. Fabjan, Firenze 1992, pp. 174-176).
La paternità di Giovanni Agostino da Lodi può essere limpidamente accertata dal confronto con numerose opere autografe in cui spicca l'alta qualità delle teste maschili, fisiognomicamente descritte sulla scia della lezione vinciana. Si osservino, ad esempio, il vecchio nel Maestro e il giovane allievo di Brera, il S. Giuseppe della Natività di Allentown, o la ricchissima carrellata tipologica che scorre nella Lavanda dei Piedi delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, in cui è facile riscontrare parallelismi con ciascuno dei personaggi qui rappresentati. Allo stesso modo, il volto della Vergine nella Madonna col Bambino e due devoti di Capodimonte, come quello della Madonna adorante di Allentown, non può che confermare l'appartenenza della nostra tavoletta a questo gruppo per la stretta adesione tanto con il profilo della Vergine, quanto con l'ovale dell'ancella col turbante nel quadro qui illustrato (v. G. Bora, "Giovanni Agostino da Lodi" in I Leonardeschi. L'eredità di Leonardo in Lombardia, Milano 1998, pp. 251-274).
Un sapore bramantesco contraddistingue, infine, questa elegantissima Presentazione, che si svolge al centro di un presbiterio ottagono prospetticamente costruito, collocando l'opera nel cuore del primissimo rinascimento lombardo, tra Leonardo, Foppa e Bramantino. Il dipinto va perciò datato entro il 1510, quando Giovanni Agostino è nuovamente documentato a Milano dopo un soggiorno veneziano protrattosi per qualche anno.

Si ringrazia il professore Pietro Cesare Marani per averci fornito la corretta attribuzione di quest'opera in seguito alla visione diretta dell'opera.

Auction Details

Old Master Paintings, XIX Century Paintings, Furniture, Ceramics and Works of Art and Books

by
Sotheby's
June 09, 2009, 12:00 AM CET

Sotheby’s Italia Srl Corso Venezia 16, Milano, 20121, IT