Lot 118: FAUSTINO BOCCHI BRESCIA 1659-1741

MATERIAL/MEDIUM
olio su tela, una coppia

ciascuno: 47.5 x 68 cm.

QUANTITY: 2

Fautore di un genere originalissimo, in cui si mescolano influenze della pittura bambocciante e di quella fiamminga, il bresciano Faustino Bocchi si distinse nel panorama artistico tra fine Seicento ed inizio Settecento nella specialità di "figurar pigmei".
A capo di una bottega ben avviata e di gran moda, in cui accanto alla produzione di dipinti venivano eseguite anche decorazioni di ambienti e oggetti, Bocchi seppe attingere appieno alle suggestioni dell'ambiente bresciano, dal fiamminghismo alla rinnovata attenzione scientifica per la natura. Nella sua poetica si distinguono, infatti, le due componenti, quella favolistica e quella di descrizione naturalistica: un dualismo divertissement-scienza che tanto piaceva anche alla corte medicea e al gran duca Ferdinando, che probabilmente ebbe modo di conoscere il Bocchi e di commissionargli dei dipinti tutt'oggi conservati a Firenze, nella Galleria degli Uffizi e Palatina.
L'iconografia del nostro dipinto si ricollega ad un tipico tema bocchiano, quello della lotta tra i pigmei ed i nemici tradizionali: gamberi, pulcini, gatti, rane, animali innocui per l'uomo, ma insidiosi per la comunità dei "piccini". Le battaglie tra nani e rane, riprese anche dall'Albricci non sono altro che guerre di difesa causate dall'attacco delle rane, qui burlescamente pericolose al pari di anfibi ben più grandi. L'episodio si divide in due momenti: uno iniziale in cui si osserva l'attacco vero e proprio, immaginato sulla riva di un fiume, e uno finale che si svolge di fronte al sacerdote-stregone al cui cospetto giunge un corteo di nani tra musici e curiosi.
Le due opere, impostate sui toni scuri dei marroni e dei verdi, sono vivacizzate da pennellate di bianco, rosso e rosa delle vesti del sacerdote e dei nani del corteo. La qualità pittorica si rivela molto alta e accurata, sia nella definizione delle figurine che soprattutto degli animali, basti osservare nella grotta del sacerdote, gli insetti ritratti con la precisione di un entomologo.