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Lot 2: CAMILLO PROCACCINI BOLOGNA 1551 C.-1629 MILANO

Est: €20,000 EUR - €30,000 EURSold:
Sotheby'sMilano, ItalyMay 30, 2006

Item Overview

Description

MADONNA CON BAMBINO E SANTI

measurements note
39 x 29 cm.

firmato e datato sul retro: CAMILLVS/ PROCACINVS/ FECIT/ 1620


olio su prima tela, grisaille

NOTE

Il dipinto, firmato e datato sul retro, è una raffinata opera autografa di Camillo Procaccini, protagonista della pittura della Controriforma che dominò la scena artistica lombarda nella seconda metà del Cinquecento. Possibile bozzetto preparatorio o prima idea per una pala d'altare non identificata, la scena raffigura nel registro superiore la Vergine con il Bambino tra le braccia che rivolgono lo sguardo verso il gruppo di figure del registro inferiore in primo piano, San Francesco, con il saio e il cordone dell'ordine, Santa Caterina d'Alessandria, con il ginocchio posato su un frammetto della ruota del suo martirio e due santi vescovi. L'affinità dei paramenti e di alcuni tratti somatici dei due santi vescovi con le figure rappresentate nella Madonna col Bambino e i Santi Caterina, Anatolia, Ambrogio e Agostino conservata nella chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano a Villaguardia (Como), potrebbe suggerire i nomi di Agostino e Ambrogio, difensori gloriosi dell'ortodossia contro le eresie.
Eseguito con la tecnica a olio en grisaille, il piccolo monocromo appartiene al periodo maturo del pittore, quando il suo stile si è definitivamente affrancato dalla prima maniera romana dei lavori bolognesi e definito, in seguito al trasferimento nel 1587 a Milano, in un linguaggio riformato discorsivo e formalmente impeccabile. Interprete privilegiato delle istanze devozionali di Federico Borromeo, il pittore bolognese eseguì tra il 1587 e il 1629 numerosi quadri e cicli pittorici con scene della vita della Vergine e dei santi. La sua pittura, caratterizzata da grande chiarezza narrativa e forza espressiva, unisce l'equilibrio emiliano al naturalismo lombardo e ben si presta a enfatizzare i principi dottrinali della chiesa elaborati in occasione del Concilio di Trento (1545-1563). Per contrastare la tendenza, diffusa soprattutto nei paesi tedeschi, a produrre immagini di carattere irriverente nei confronti della religione cattolica, in sede conciliare furono fissate delle norme atte a indirizzare la produzione artistica religiosa, ma soprattutto a rafforzare l'azione di controllo demandata ai vescovi delle diocesi. Gli artisti si adeguarono prontamente al nuovo clima di rigore morale instaurato dalla chiesa elaborando immagini che esaltavano la devozione e le figure che si erano distinte nella lotta all'eresia. Questa preziosa tela di Procaccini si inserisce in tale contesto e rispetta i dettami pittorici controriformistici e gli intenti liturgici e di catechesi del vescovato milanese. L'alta qualità del dipinti rivela inoltre l'abilità dell'artista nel creare figure morbide e di pura luce. La ricchezza compositiva della scena è equilibrata da un alternarsi composto di chiaroscuri, in cui la luce avvolge le figure conducendo la narrazione in un'ottica di edificazione morale. Nonostante la complessità della scena, frutto di un'architettura spaziale movimentata e della ricchezza inventiva dello sfondo, la composizione trasmette un forte equilibrio. Stilisticamente analoghi sono il piccolo monocromo conservato al Castello Sforzesco di Milano, il Martirio di Sant'Agnese, e la tela con il Martirio di San Nazaro e Celso del Museo Diocesano di Milano caratterizzati anch'essi dalla medesima vivace inventiva e dallo stesso intenso naturalismo luminoso.

Artist or Maker

Auction Details

Old Master Paintings

by
Sotheby's
May 30, 2006, 12:00 AM EST

Sotheby’s Italia Srl Corso Venezia 16, Milano, 20121, IT