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Lot 1015: *BRONZE GROUP OF HECULES AND ANTAEUS,Renaissance, after S. MADERNO (Stefano Maderno, 1576-1636), Rome , 17th century

Est: CHF 50,000 - CHF 90,000
Koller AuctionsZurich, SwitzerlandMarch 13, 2008

Item Overview

Description

BRONZE GROUP OF HECULES AND ANTAEUS,Renaissance, after S. MADERNO (Stefano Maderno, 1576-1636), Rome , 17th century
Burnished bronze. H 60 cm.

Provenance: from an Italian private collection

Expertise by Professor M. De Grassi, Italy 2007



BRONZEGRUPPE, Renaissance, nach S. MADERNO (Stefano Maderno, 1576-1636), Rom, 17. Jh.
Bronze brüniert. Herkules und Antaeus kämpfend, auf profiliertem Rundsockel mit Baumstrunk. H 60 cm.


Artist or Maker

Notes

Provenienz: Aus einer italienischen Privatsammlung.



Mit Gutachten von Professor M. De Grassi, Italien 2007, der Folgendes schreibt:



"Il pretesto per una discussione in questo senso arriva dal rinvenimento, in una collezione privata, di un bronze che raffigura appunto la lotta tra Ercole el il gigante figlio de Poseidone e di Gaia. L''opera, rivestita da una patina scura, edè di qualità excellente e versa in ottime condizioni di conservazione. Il basamento in marmo è stato applicato nel secolo scorso, come testimoniano i perni inseriti sotto la base in bronzo, che probabilmente è stata anch''essa modificata o sostituita in un momento successivo alla fusione. Si tratta certamente di una derivazione da un modello dell''Ercole e Anteo maderniano, del quale, come si è accennato in precedenza, sono note due redazioni pressoché identiche. Entrambe sono realizzate in terracotta e hanno le stesse dimensioni: la prima, danneggiata e purtroppo frammentaria, è siglata et datata 1620 ed è attualmente conservata al Royal Scottish Museum di Edinburgo. In precedenza, nel 1738, era stata registrata nella collezione Clerk of Penicuik, a testimoniare la circolazione di quest tipo di pere fuori dal territorio italieno anche in date precoci. Une seconda redazione del gruppo, firmata e data 1622, è invece esposta del 1927 presse la Cà d''Oro di Venezia dopo aver fatta parte della collezione Farsetti. Dalle terrecotte citate e da quella di Venezia in particolare sono sicuramente derivati i due bronzi con Ercole e Anteo che attualmente si conoscone. caretterizzati dalle presenza delle pelle di leone che e più noto di questi bronzi è conservato al Museo del Castello Sforzesco di Milano, mentre un secondo è da poco approdato al Cincinnati Art Museum (USA, Ohio). Derivano invece da relaborazioni delle citate terrecotte le altre redazioni in bronzo dell''opera a tutt''oggi note. Una è riprodotta da Wilhelm Bode, e all''epoca apparteneva alla collezione parigina della contessa de Béarn; al centro presenta solo un frammento della pelle di leone che non tocca terra. Simile a quello parigino è il bronzetto di Dresda, dove la leontea invece è completamente sparita, come nel caso di un''ulteriore redazione di recente giunta nell collezioni della National Gallery di Londra.

Pope-Hennesy considera il gruppo eseguito direttamente da Stefano Maderno e ritiene "the group in clay and the version in bronze should be regarded as derivates from the Venice terracotta. In questo senso, anche alle luce dell''indubbia qualità esecuitiva del modello londonese, paione poco fondate le obiezioni di Bianca Candida, che vi vede "una stance, impersonale, rozza ripetitizione del gruppo che si trova alla Ca'' d''Oro. Ancora diversa l''opinione di Antonia Nava Cellini che, non conoscendo la precedente terracotta di Edinburgo - comunque molto simile a quella di Venezia - rovescia e complica la cronologia affermando che dell''Ercole e Anteo esiste una versione con varianti nel Victoria and Albert Museum di Londra, rispecchiata in un bronzo di Dresda che segna forse lo stadio iniziale di recerca per l''ultima soluzione scattante e allungata, che vediame nel brozzetto della Ca'' d''Oro. Una constatazione che non trova risontri all''esame delle opere. In ogni caso, al di là di una seriazione cronologica comunque limitata ad un''arco di pochissimi anni, rimane evidente come il bronzo che si presenta in questa sede sia certamente derivato da un modello di Maderno dell''inizio degli anni venti del Seicento.


Antaeus, ein Riese von nahezu unbezwingbarer Stärke und einer Grösse von über 60 griechischen Ellen, war Sohn des Meeresgottes Neptun und der Gaia. Er lebte in Libyen, meist in seiner Höhle oder in der Stadt Tingis, die er einst selbst erbaut haben soll, jagte Löwen und Einwohner und pflegte alle vorbeiziehenden Reisenden zu zwingen, mit ihm zu kämpfen, wobei er stets gewann. Aus den Schädeln der Besiegten fertigte Antaeus für seinen Vater einen Tempel. Als Herkules während seiner Reisen dem Riesen begegnete, wurde auch er von Antaeus herausgefordert. Es war wie immer ein ungleicher Kampf, da Antaeus stets von seiner Mutter neue Kraft erhielt. Herkules erkannte, dass die Stärke des Riesen von Gaia, also aus der Erde kommen musste, hob Antaeus hoch in die Luft und erwürgte ihn.




S. Maderno war ein lombardischer Bildhauer und Mitglied der römischen Akademie San Luca. Er fertigte Tafeln und Figuren in Marmor, Statuen von Heiligen und beteiligte sich an den Arbeiten für die Fontana di Belvedere (1612), den Innenschmuck des Vatikans und für den Palazzo del Quirinale (1615/22). Maderno war auch längere Zeit als Antikenrestaurator, Fertiger von Gipsabgüssen und als Kleinplastiker tätig.



Lit.: Thieme/Becker, Leipzig 1999; 23/24, S. 532 (biogr. Angaben).

Auction Details

März 2008

by
Koller Auctions
March 13, 2008, 10:00 AM EST

Hardturmstrasse 102, Zurich, 8031, CH