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Pietro Montanini Sold at Auction Prices

Landscape painter

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    • PIETRO MONTANINI, GENANNT IL PIETRUCCIO ZUGESCHRIEBEN: EBERJAGD IN FELSIGER LANDSCHAFT
      Jun. 19, 2024

      PIETRO MONTANINI, GENANNT IL PIETRUCCIO ZUGESCHRIEBEN: EBERJAGD IN FELSIGER LANDSCHAFT

      Est: €1,500 - €3,000

      Attributed to Pietro Montanini, called Il Pietruccio Boar hunt in rocky landscape oil on canvas; framed 97.5 x 131 cm Dorotheum, Vienna, 18 September 1979, lot 93, ill. 41; private property, Austria

      Im Kinsky
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Apr. 04, 2024

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €800 - €1,200

      (Perugia, 1626 - 1689) Paesaggio Olio su tela applicata su tavola, cm 36X27 Nato a Perugia Pietro Montanini si formò con Pietro da Cortona, salvo un iniziale apprendistato da suo zio Giovanni Francesco Bassotti, orientato ai modi della pittura classicista romana di Guido Reni, Francesco Albani e Giovanni Francesco Barbieri (cfr. L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori ed architetti perugini, Roma 1732, pp. 214-221). L'artista, quindi, si dedica alla pittura di figura e con esiti di ottimo livello qualitativo, cimentandosi anche con la tecnica dell'affresco. Gli studi condotti dal Mancini, infatti, elencano non poche sue opere pubbliche realizzate a Perugia dove fa ritorno nel 1658, ma durante il soggiorno romano il Pascoli indica che il nostro era molto apprezzato dai collezionisti romani per la sua meticolosità e puntualità, tanto che 'primari personaggi gli davano continue commissioni dei quadri che lor bisognavano per ornare le gallerie'. Quindi l'attività di paesista con cui è ora maggiormente conosciuto fu un aspetto secondario della sua carriera e subentrato grazie all'incontro con Salvator Rosa 'la cui maniera imitò poscia a maraviglia e vi divenne eccellente'. La fisionomia di Montanini pittore di paesaggi si deve Federico Zeri (1954, p. 121; 1959, pp. 184) che gli restituì per primo le due marine siglate della Galleria Pallavicini e le due piccole battaglie conservate nella Galleria Spada di Roma, genericamente attribuite alla scuola di Salvator Rosa. Bibliografia di riferimento F. Zeri, La galleria Spada in Roma. Catalogo dei dipinti, Firenze 1954, p. 121 nn. 217-219 F. Zeri, La galleria Pallavicini, Firenze 1959, pp. 184 s. nn. 315-316 F.F. Mancini, Figure e paesi di Pietro Montanini, in Esercizi, arte, musica, spettacolo, I (1978), pp. 113-160 L. Barroero, Pittura del '600 e '700. Ricerche in Umbria, II, Treviso 1980, pp. 77, 445 schede 498-502 F. F. Mancini, Aggiunte a Pietro Montanini, in Antichità viva, XXI (1982), 1, pp. 23-29 G. Sapori, in La pittura in Italia. Il Seicento, a cura di M. Gregori, II, Milano 1989, p. 821 F.F. Mancini, Due inediti di Pietro Montanini, in Kronos, 2009, n. 13, pp. 191-196

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI
      Apr. 04, 2024

      PIETRO MONTANINI

      Est: €500 - €800

      (Perugia, 1626 - 1689) Paesaggio Olio su tela, cm 70X52,5 Iscritto sulla cornice: HM 502 e sulla tela A. Falcone. Il dipinto, già riferito a Salvator Rosa, si riconduce al catalogo del paesaggista Pietro Montanini. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli, che attesta che il pittore giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto entourage di Pietro da Cortona. In seguito, dopo l'incontro con Salvator Rosa (documentato a Roma nel 1635) aderì allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai suoi paesaggi dalle particolari atmosfere. I primi studi sull'artista si devono a Federico Zeri che ha pubblicato due siglate marine appartenenti alla collezione Pallavicini di Roma. Il catalogo è tuttavia inquinato a causa della confusione attributiva creatasi con le opere d'Alessio de Marchis, generata dagli studi del Voss sui paesaggi conservati nella Cattedrale di Perugia. Molte delle opere generalmente assegnate al Rosa sono quindi da ricondurre al nostro pittore, specialmente i dipinti di piccolo formato, dove il Montanini riesce ad esprimere una sensibilità di tocco simile a quello dell'artista napoletano ma una diversa concezione luministica. Nel nostro caso la tela si data alla fine del quarto decennio, per le affinità con le opere rosiane e trova analogia nel paesaggio roccioso con le tele della Galleria Pallavicini. Bibliografia di riferimento: F. Zeri, La Galleria Pallavicini in Roma. Catalogo dei dipinti, Firenze 1959, nn. 315; 316 L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976-1980, II, pp. 666-667 F. F. Mancini, Un maestro e il suo doppio: Salvator Rosa e Pietro Montanini, in Le due Muse. Scritti d'arte, collezionismo e letteratura in onore di Ranieri Varese, a cura di F. Cappelletti, A. Cerboni Baiardi, V. Curzi, C. Prete, Ancona 2012, pp. 322-328

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Dec. 11, 2023

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €3,000 - €5,000

      (Perugia, 1626 ; 1689) Fuga in Egitto Riposo nella fuga in Egitto Olio su tela, cm 26,5X48 (2) Per i caratteri di stile e scrittura, i dipinti si attribuiscono al paesaggista Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli dal quale apprendiamo che Montanini giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto entourage di Pietro da Cortona. In seguito all'incontro con Salvator Rosa aderisce allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai capricci pittoreschi e dalle particolari atmosfere. I primi studi sull'artista si devono a Federico Zeri che ha pubblicato due marine siglate, appartenenti alla collezione Pallavicino di Roma. Il catalogo dell'artista rivela analogie con le opere d'Alessio de Marchis e si presume che siano da imputare al mutamento stilistico avvenuto durante la maturità. Bibliografia di riferimento: L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976-1980, II, pp. 666-667

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Dec. 11, 2023

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €3,000 - €5,000

      (Perugia, 1626 ; 1689) Tobiolo e l'angelo Agar e l'angelo Olio su tela, cm 26,5X48 (2) Vedi scheda al lotto successivo.

      Wannenes Art Auctions
    • ATTRIBUTED TO PIETRO MONTANINI, CALLED IL PIETRUCCIO: BOAR HUNT IN ROCKY LANDSCAPE
      Jun. 20, 2023

      ATTRIBUTED TO PIETRO MONTANINI, CALLED IL PIETRUCCIO: BOAR HUNT IN ROCKY LANDSCAPE

      Est: €3,000 - €6,000

      Attributed to Pietro Montanini, called Il Pietruccio Boar hunt in rocky landscape oil on canvas; framed 97.5 x 131 cm Dorotheum, Vienna, 18. September 1979, lot 93, ill. 41; private property, Austria

      Im Kinsky
    • Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino (Perugia 1619-1689) - River landscape with travelers and ancient ruins
      May. 31, 2022

      Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino (Perugia 1619-1689) - River landscape with travelers and ancient ruins

      Est: €900 - €1,800

      oil on canvas laid on wood

      Finarte
    • Attr. Pietro Montanini (Italy, 1626 - 1689)
      Apr. 10, 2022

      Attr. Pietro Montanini (Italy, 1626 - 1689)

      Est: $4,000 - $8,000

      Attributed Pietro Montanini (Italy, 1626 - 1689) Old Master Landscape with figures. Oil on canvas. Housed in a later added gilt frame. Provenance: Private Florida collection. Sight Size: 31 x 42 in. Overall Framed Size: 38 x 49 in.

      Helmuth Stone
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Mar. 18, 2021

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €100 - €500

      (Perugia, 1626 - 1679) Paesaggio Olio su tela, cm 50X42 Per i caratteri di stile e scrittura, il dipinto si attribuisce al paesaggista Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli che durante l'adolescenza apprese i rudimenti del disegno dal pittore. Dal biografo si apprende che Montanini giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto entourage di Pietro da Cortona. In seguito all'incontro con Salvator Rosa aderisce allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai capricci pittoreschi e dalle particolari atmosfere. I primi studi sull'artista si devono a Federico Zeri che ha pubblicato due marine siglate, appartenenti alla collezione Pallavicino di Roma. Il catalogo è tuttavia inquinato a causa della confusione attributiva creatasi con le opere di Alessio de Marchis, generata dagli studi del Voss sui paesaggi conservati nella Cattedrale di Perugia. Molte delle opere generalmente assegnate al Rosa sono da ricondurre al pittore in esame, specialmente i dipinti di piccolo formato, dove il Montanini riesce ad esprimere una sensibilità di tocco affine a quella dell'artista napoletano, ma una diversa concezione luministica. Nel caso di questa tela si data alla maturità, per le affinità con le opere rosiane e le similitudini di gusto presettecentesche di Filippo Lauri (Roma, 1623 - 1694). Bibliografia di riferimento: L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976 - 1980, II, pp. 666-667

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Dec. 21, 2020

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €200 - €500

      (Perugia, 1626 - 1689) Paesaggio con figure e Tempio di Vesta a Tivoli Olio su tela, cm 65X49 Per i caratteri di stile e scrittura, il dipinto si attribuisce al paesaggista Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli che durante l'adolescenza apprese i rudimenti del disegno dal pittore. Dal biografo apprendiamo che Montanini giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto entourage di Pietro da Cortona. In seguito all'incontro con Salvator Rosa aderisce allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai capricci pittoreschi e dalle particolari atmosfere.

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Sep. 24, 2020

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €400 - €700

      (Perugia, 1626 - 1689) Paesaggio con figure Olio su tela, cm 68X95 Per i caratteri di stile e scrittura, il dipinto si attribuisce al paesaggista Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli che durante l'adolescenza apprese i rudimenti del disegno dal pittore. Dal biografo apprendiamo che Montanini giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto 'entourage' di Pietro da Cortona. In seguito all'incontro con Salvator Rosa aderisce allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai capricci pittoreschi e dalle particolari atmosfere. I primi studi sull'artista si devono a Federico Zeri che ha pubblicato due marine siglate, appartenenti alla collezione Pallavicino di Roma. Il catalogo è tuttavia inquinato a causa della confusione attributiva creatasi con le opere d'Alessio de Marchis, generata dagli studi del Voss sui paesaggi conservati nella Cattedrale di Perugia. Molte delle opere generalmente assegnate al Rosa sono da ricondurre al nostro pittore, specialmente i dipinti di piccolo formato, dove il Montanini riesce ad esprimere una sensibilità di tocco affine a quella dell'artista napoletano, ma una diversa concezione luministica. Nel nostro caso la tela si data alla prima maturità, per le affinità con le opere rosiane. Bibliografia di riferimento: L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976-1980, II, pp. 666-667 F. F. Mancini, Figure e paesi di Pietro Montanini, in Esercizi: Arte-Musica e spettacolo, 1, 1978, pp. 113; 150 F. F. Mancini, Un maestro e il suo doppio: Salvator Rosa e Pietro Montanini, in Le due Muse. Scritti d'arte, collezionismo e letteratura in onore di Ranieri Varese, a cura di F. Cappelletti, A. Cerboni Baiardi, V. Curzi, C. Prete, Ancona 2012, ad vocem

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI
      Jun. 25, 2020

      PIETRO MONTANINI

      Est: €800 - €1,200

      (Perugia, 1626 - 1689) Paesaggio con duellanti Olio su tela, cm 38X45,5 Il dipinto, già riferito a Salvator Rosa, si riconduce al catalogo del paesaggista Pietro Montanini. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli, che attesta che il pittore giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto entourage di Pietro da Cortona. In seguito, dopo l'incontro con Salvator Rosa (documentato a Roma nel 1635) aderì allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai suoi paesaggi dalle particolari atmosfere. I primi studi sull'artista si devono a Federico Zeri che ha pubblicato due marine siglate appartenenti alla collezione Pallavicini di Roma. Il catalogo è tuttavia inquinato a causa della confusione attributiva creatasi con le opere d'Alessio de Marchis, generata dagli studi del Voss sui paesaggi conservati nella Cattedrale di Perugia. Molte delle opere generalmente assegnate al Rosa sono quindi da ricondurre al nostro pittore, specialmente i dipinti di piccolo formato, dove il Montanini riesce ad esprimere una sensibilità di tocco simile a quella dell'artista napoletano ma una diversa concezione luministica. Nel nostro caso la tela si data di conseguenza alla fine del quarto decennio, per le affinità con le opere rosiane e trova analogia nel paesaggio roccioso con le tele della Galleria Pallavicini Bibliografia di riferimento: F. Zeri, La Galleria Pallavicini in Roma. Catalogo dei dipinti, Firenze 1959, nn. 315 ; 316 L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976-1980, II, pp. 666-667 F. F. Mancini, Un maestro e il suo doppio: Salvator Rosa e Pietro Montanini, in Le due Muse. Scritti d'arte, collezionismo e letteratura in onore di Ranieri Varese, a cura di F. Cappelletti, A. Cerboni Baiardi, V. Curzi, C. Prete, Ancona 2012, pp. 322 ; 328

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Nov. 19, 2019

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €50 - €100

      (Perugia, 1626 - 1679) Paesaggio arcadico con castello e figure Olio su tela, cm 99X74 Per i caratteri di stile e scrittura, il dipinto si attribuisce al paesaggista Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli che durante l'adolescenza apprese i rudimenti del disegno dal pittore. Dal biografo si apprende che Montanini giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto 'entourage' di Pietro da Cortona. In seguito all'incontro con Salvator Rosa aderÏ allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai capricci pittoreschi e dalle particolari atmosfere. I primi studi sull'artista si devono a Federico Zeri che ha pubblicato due marine siglate, appartenenti alla collezione Pallavicino di Roma. Il catalogo è tuttavia inquinato a causa della confusione attributiva creatasi con le opere di Alessio de Marchis, generata dagli studi del Voss sui paesaggi conservati nella Cattedrale di Perugia. Molte delle opere generalmente assegnate al Rosa sono da ricondurre al pittore in esame, specialmente i dipinti di piccolo formato, dove il Montanini riesce ad esprimere una sensibilità di tocco affine a quella dell'artista napoletano, ma una diversa concezione luministica. Nel caso di questa tela si data alla maturità, per le affinità con le opere rosiane e le similitudini di gusto presettecentesche di Filippo Lauri (Roma, 1623-1694). Bibliografia di riferimento: L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976-1980, II, pp. 666-667 LOTTI DI QUESTA COLLEZIONE (1-133 E 474-569) SARANNO PROPOSTI A LIBERA OFFERTA, POTRANNO ESSERE ACCETTATE, OLTRE ALLE OFFERTE IN SALA, OFFERTE SCRITTE E BID ON LINE. FANNO ECCEZIONE I LOTTI CONTRASSEGNATI CON IL SIMBOLO ☎️ , PER I QUALI SARANNO ACCETTATE ANCHE OFFERTE TELEFONICHE THE LOTS IN THIS COLLECTION (1-133 AND 474-569) ARE AUCTIONED BY FREE BIDDING. WE ONLY ACCEPT BIDS IN THE SALEROOM, ABSENTEE AND ON LINE BIDS. EXCEPTIONS TO THIS ARE MADE FOR LOTS MARKED BY THE ☎️ SIGN WHEREBY TELEPHONE BIDS ARE ACCEPTED.

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI (attr. a)
      Mar. 07, 2019

      PIETRO MONTANINI (attr. a)

      Est: €3,000 - €5,000

      (Perugia, 1626 - 1689) San Girolamo in un paesaggio con cascata Olio su tela, cm 97X134 La biografia più accreditata su Pietro Montanini è quella di Lione Pascoli, con cui il nostro durante l'adolescenza apprese i rudimenti del disegno. Dal biografo apprendiamo che il pittore giunse a Roma appena diciottenne frequentando l'entourage di Pietro da Cortona. In seguito all'incontro con Salvator Rosa aderisce allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai capricci pittoreschi dalle particolari atmosfere. Poco nota è invece la produzione di figura, in cui il Montanini è spesso poco riconoscibile e talvolta discontinuo. Nel nostro caso si può ipotizzare una datazione matura, e sia pur individuabili le influenze rosiane nei brani arborei visibili a sinistra della scena, la figura di San Gerolamo può trovare similitudini con le tele dedicate al Martirio di San Pietro e Andrea custodite a Perugia al Complesso monumentale di San Pietro, datati dalla critica intorno al 1675. Nel nostro caso però, la tela esprime caratteri classicisti e quasi neo-cinquecenteschi per la lucida luminosità con cui è delineato il San Gerolamo, il cui volto trae ispirazione dal naturalismo romano di Mola, mentre il fondale paesistico sembra chiaramente evocare la cascata delle Marmore.

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI
      May. 30, 2018

      PIETRO MONTANINI

      Est: €2,000 - €3,000

      (Perugia, 1626 - 1689) Paesaggio con soldati a riposo Olio su tela, cm 73X98 Provenienza: Vienna, Dorotheum, 10 aprile 2000, lotto 44 Per i caratteri di stile e scrittura, il dipinto si attribuisce al paesaggista Pietro Montanini, detto Petruccio Perugino. La biografia più accreditata è quella di Lione Pascoli che durante l'adolescenza apprese i rudimenti del disegno dal pittore. Dal biografo apprendiamo che Montanini giunse a Roma appena diciottenne, legandosi al vasto 'entourage' di Pietro da Cortona. In seguito all'incontro con Salvator Rosa aderisce allo stile di quest'ultimo sino all'imitazione, ammaliato dai capricci pittoreschi e dalle particolari atmosfere. I primi studi sull'artista si devono a Federico Zeri che ha pubblicato due marine siglate, appartenenti alla collezione Pallavicino di Roma. Il catalogo è tuttavia inquinato a causa della confusione attributiva creatasi con le opere d'Alessio de Marchis, generata dagli studi del Voss sui paesaggi conservati nella Cattedrale di Perugia. Molte delle opere generalmente assegnate al Rosa sono da ricondurre al nostro pittore, specialmente i dipinti di piccolo formato, dove il Montanini riesce ad esprimere una sensibilità di tocco affine a quella dell'artista napoletano, ma una diversa concezione luministica. Nel nostro caso la tela si data alla prima maturità, per le affinità con le opere rosiane. Bibliografia di riferimento: L. Salerno, 'Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma', Roma 1976-1980, II, pp. 666-667 F. F. Mancini, 'Figure e paesi di Pietro Montanini', in 'Esercizi: Arte-Musica e spettacolo', 1, 1978, pp. 113 - 150 F. F. Mancini, 'Un maestro e il suo 'doppio': Salvator Rosa e Pietro Montanini', in 'Le due Muse. Scritti d'arte, collezionismo e letteratura in onore di Ranieri Varese', a cura di F. Cappelletti, A. Cerboni Baiardi, V. Curzi, C. Prete, Ancona 2012, ad vocem

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI
      May. 30, 2018

      PIETRO MONTANINI

      Est: €800 - €1,200

      (Perugia, 1626 - 1689) Predica di San Giovanni Olio su tela, cm 37X49 I caratteri di stile del dipinto evidenziano l'influenza dei paesaggi di Salvator Rosa. Tuttavia, la costruzione scenica e il modo in cui sono dipinti gli alberi, oltre ad indicare l'ispirazione dal maestro di origini partenopee suggeriscono l'attribuzione al suo miglior seguace Pietro Montanini. È sorprendente verificare come il Rosa abbia dettato una vera e propria tipologia paesistica che nel corso del XVII secolo riscosse uno straordinario successo. Si ricorda ad esempio Jacob de Heusch, che attivo a Roma fu un raffinato interprete del pittore, coniugando nelle sue opere anche la lezione di Dughet. Mentre in area meridionale l'ascendente rosiano contraddistinguerà il genere sino al XVIII secolo e basti citare Leonardo Coccorante e Gennaro Greco, sia pur espressivi di una sensibilità settecentesca. Tornando alla nostra opera la si riconosce quale piccolo, ma in ogni caso interessante, documento della produzione minore dell'artista perugino.

      Wannenes Art Auctions
    • PIETRO MONTANINI
      May. 30, 2018

      PIETRO MONTANINI

      Est: €3,000 - €5,000

      (Perugia, 1626 - 1689) Paesaggio Olio su tela, cm 95X71 Bibliografia: N. Barbone Pugliese, 'Alessio De Marchis e i pittori di Paesaggio a Roma tra Sei e Settecento', Catalogo della mostra, Foggia 2016, pp. 63 - 64, n. II Nato a Perugia Pietro Montanini si formò con Pietro da Cortona, salvo un iniziale apprendistato da suo zio Giovanni Francesco Bassotti, orientato ai modi della pittura classicista romana di Guido Reni, Francesco Albani e Giovanni Francesco Barbieri (cfr. L. Pascoli, 'Vite de' pittori, scultori ed architetti perugini', Roma 1732, pp. 214-221). L'artista, quindi, si dedica alla pittura di figura e con esiti di ottimo livello qualitativo, cimentandosi anche con la tecnica dell¿affresco. Gli studi condotti dal Mancini infatti, elencano non poche sue opere pubbliche realizzate a Perugia dove fa ritorno nel 1658, ma durante il soggiorno romano il Pascoli indica che il nostro era molto apprezzato dai collezionisti romani per la sua meticolosità e puntualità, tanto che 'primari personaggi gli davano continue commissioni dei quadri che lor bisognavano per ornare le gallerie'. Quindi l'attività di paesista con cui è ora maggiormente conosciuto fu un aspetto secondario della sua carriera e subentrato grazie all'incontro con Salvator Rosa 'la cui maniera imitò poscia a maraviglia e vi divenne eccellente'. La fisionomia di Montanini pittore di paesaggi si deve Federico Zeri (1954, p. 121- 1959, pp. 184) che gli restituì per primo le due marine siglate della Galleria Pallavicini e le due piccole battaglie conservate nella Galleria Spada di Roma, genericamente attribuite alla scuola di Salvator Rosa. Bibliografia di riferimento F. Zeri, 'La galleria Spada in Roma. Catalogo dei dipinti', Firenze 1954, p. 121 nn. 217-219 F. Zeri, 'La galleria Pallavicini', Firenze 1959, pp. 184 s. nn. 315-316 F.F. Mancini, 'Figure e paesi di Pietro Montanini, in Esercizi, arte, musica, spettacolo', I (1978), pp. 113-160 F. F. Mancini, 'Aggiunte a Pietro Montanini', in 'Antichità viva', XXI (1982), 1, pp. 23-29 L. Barroero, 'Pittura del '600 e '700. Ricerche in Umbria', II, Treviso 1980, pp. 77, 445 schede 498-502 G. Sapori, in 'La pittura in Italia. Il Seicento', a cura di M. Gregori, II, Milano 1989, p. 821 F.F. Mancini, 'Due inediti di Pietro Montanini', in 'Kronos', 2009, n. 13, pp. 191-196

      Wannenes Art Auctions
    • MONTANINI, PIETRO
      May. 13, 2016

      MONTANINI, PIETRO

      Est: €9,000 - €12,000

      MONTANINI, PIETRO Perugia 1603/26 - 1689 Vast, Rugged Mountainscape with Figural Staffage. Oil on canvas. Laid down on cardboard. 73 x 104cm. Certificate: Prof. Ugo Ruggeri, Venice.

      Van Ham Kunstauktionen
    • Pietro Montanini (1626-1689), The Temptation of Christ,17th C.
      Jun. 16, 2015

      Pietro Montanini (1626-1689), The Temptation of Christ,17th C.

      Est: €3,000 - €3,900

      Oil on canvas, relined Italy, 17th century Pietro Montanini, called Petruchio (1626-1689) - Italian landscape painter Dimensions: 75 x 61 cm Gilt ornate frame: 92 x 78 cm Good condition A typical forest landscape of Montanini with religious figural staffafe. The current highest auction record for a similar painting by Montanini is €12,000 Estimate by Auctionata Expert: 6.000 Euro Condition: The painting is in good condition according to age, showing minor paint losses and framing marks. The paint surface is slightly darkened and shows a scratch in the center right and small white color splashes in the upper left of the canvas. The frame shows some minor losses. The painting dimensions are 75 x 61 cm, while the frame is 92 x 78 cm in size. Pietro Montanini (1626-1689) Pietro Montanini was born in Perugia in 1626. He was a student of Giovanni Francesco Bassotti and received a further artistic training with Pietro da Cortona. As well, his works show influences of the painter Salvator Rosa. Montanini’s paintings can be found in the Museo del Duomo, the Oratorio de Congregazione de Artisti and in the Chiesa Nuova dei Filippini in Perugia. (cko) Shipping costs excl. statutory VAT and plus 2,5% (+VAT) shipping insurance.

      Auctionata Paddle8 AG
    • 18th century follower of MONTANINI, PIETRO(circa
      Mar. 20, 2013

      18th century follower of MONTANINI, PIETRO(circa

      Est: CHF3,000 - CHF4,000

      18th century follower of MONTANINI, PIETRO (circa 1603 Perugia circa 1679) Fisherman in a broad landscape. Oil on canvas. 73.4 x 97 cm. MONTANINI, PIETRO (NACHFOLGER DES 18. JAHRHUNDERTS) (um 1603 Perugia um 1679) Fischer in einer weiten Flusslandschaft. Öl auf Leinwand. 73,4 x 97 cm.

      Koller Auctions
    • MONTANINI, PIETRO (NACHFOLGER DES 18.
      Sep. 17, 2012

      MONTANINI, PIETRO (NACHFOLGER DES 18.

      Est: CHF6,000 - CHF8,000

      MONTANINI, PIETRO (NACHFOLGER DES 18. JAHRHUNDERTS) (um 1603 Perugia um 1679) Fischer in einer weiten Flusslandschaft. Öl auf Leinwand. 73,4 x 97 cm.

      Koller Auctions
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