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Joannes Hermans Sold at Auction Prices

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    • JOANNES HERMANS DETTO MONSÙ AURORA (attr. a)
      Mar. 18, 2021

      JOANNES HERMANS DETTO MONSÙ AURORA (attr. a)

      Est: €100 - €500

      (Anversa, ca. 1630 - notizie sino al 1665) Cacciagione Olio su tela, cm 54X67 Originario di Anversa, dove avvia la propria attività e risulta iscritto alla gilda di San Luca alla metà del quarto decennio, Hermans soggiornerà a Roma dove si ambienta felicemente e uno dei suoi maggiori committenti sarà Camillo Pamphilj, appassionato cacciatore e amatore di opere a tema venatorio. La tela in esame, attribuita per tradizione collezionistica all'artista, si colloca alla maturità, alla fine del sesto decennio, quando gli inventari Pamphilj registrano pagamenti a suo favore. Fu grazie a queste documentazioni che fu possibile ricondurre con certezza al nostro autore le opere della celebre collezione romana, precedentemente assegnate al Castiglione o al Pittore del Palazzo Lonati Verri. Ma come indicì il Safarik, il nome di Monsù Aurora compare altresì negli inventari romani delle famiglie Corsini, Colonna e Imperiali, attestando il successo di questo genere di rappresentazioni. Realizzati con fredda e distaccata obiettività, le nature morte di Monsù Aurora evidenziano l'ascendente che esercitavano su lui le opere di Jan Fyt e di Pieter Boel, che aveva soggiornato a Roma prima del 1650, nonché i suoi contatti con Nicaise Beernaerts, noto in Italia con lo pseudonimo di Monsù Nicasio. Bibliografia di riferimento: La natura morta italiana. Da Caravaggio al Settecento, a cura di M. Gregori, Milano 2002, pag. 396 A. G. De Marchi, in Pittori di natura morta a Roma. Artisti stranieri 1630 - 1750, a cura di G. e U. Bocchi, Viadana 2005, pp. 67 - 76

      Wannenes Art Auctions
    • Joannes Hermans, Hunt Still Life
      Nov. 21, 2020

      Joannes Hermans, Hunt Still Life

      Est: €4,000 - €5,000

      Joannes Hermans, Hunt Still Life

      Kunsthaus Lempertz KG
    • JOANNES HERMANS detto MONSÙ AURORA
      Sep. 24, 2020

      JOANNES HERMANS detto MONSÙ AURORA

      Est: €2,000 - €3,000

      (Anversa, 1630 - 1677) Cacciagione Olio su tela, cm 63X90 Originario di Anversa, dove avvia la propria attività e risulta iscritto alla gilda di San Luca alla metà del quarto decennio, Hermans soggiornerà a Roma dove si ambienta felicemente e uno dei suoi maggiori committenti sarà Camillo Pamphilj, appassionato cacciatore e amatore di opere a tema venatorio che nel 1656 prenderà a servizio il pittore con una paga di 26 salari settimanali. La tela in esame, attribuita per tradizione collezionistica all'artista, si colloca alla maturità, alla fine del sesto decennio, quando gli inventari Pamphilj registrano pagamenti a suo favore. Fu grazie a queste documentazioni che fu possibile ricondurre con certezza al nostro autore le opere della celebre collezione romana, precedentemente assegnate al Castiglione o al Pittore del Palazzo Lonati Verri. Ma come indicì il Safarik, il nome di Monsù Aurora compare altresì negli inventari romani delle famiglie Corsini, Colonna e Imperiali, attestando il successo di questo genere di rappresentazioni. Realizzati con fredda e distaccata obiettività, le nature morte di Monsù Aurora evidenziano l'ascendente che esercitavano su lui le opere di Jan Fyt e di Pieter Boel, che aveva soggiornato a Roma prima del 1650, nonché i suoi contatti con Nicaise Beernaerts, noto in Italia con lo pseudonimo di Monsù Nicasio. Bibliografia di riferimento: E. A. Safarik, Chi è 'Monsu Aurora', in Scritti di storia dell'arte in onore di Federico Zeri, a cura di M. Natale, Milano 1984, II, pp. 718 ; 723 A. G. De Marchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti stranieri 1630 ; 1750, a cura di G. Bocchi e U. Bocchi, Viadana 2005, pp. 67-76 La natura morta italiana. Da Caravaggio al Settecento, a cura di M. Gregori, Milano 2002, pag. 396

      Wannenes Art Auctions
    • JOANNES HERMANS DETTO MONSÙ AURORA
      Jun. 25, 2020

      JOANNES HERMANS DETTO MONSÙ AURORA

      Est: €300 - €500

      (Anversa, ca. 1630 - notizie sino al 1665) Natura morta Olio su tela, cm 20,5X30,3 Originario di Anversa, dove avvia la propria attività e risulta iscritto alla gilda di San Luca alla metà del quarto decennio, Hermans soggiornerà a Roma dove si ambienta felicemente e uno dei suoi maggiori committenti sarà Camillo Pamphilj, appassionato cacciatore e amatore di opere a tema venatorio. La tela in esame, attribuita per tradizione collezionistica all'artista, si colloca alla maturità, alla fine del sesto decennio, quando gli inventari Pamphilj registrano pagamenti a suo favore. Fu grazie a queste documentazioni che fu possibile ricondurre con certezza al nostro autore le opere della celebre collezione romana, precedentemente assegnate al Castiglione o al Pittore del Palazzo Lonati Verri. Ma come indicò il Safarik, il nome di Monsù Aurora compare altresì negli inventari romani delle famiglie Corsini, Colonna e Imperiali, attestando il successo di questo genere di rappresentazioni. Realizzati con fredda e distaccata obiettività, le nature morte di Monsù Aurora evidenziano l'ascendente che esercitavano su lui le opere di Jan Fyt e di Pieter Boel, che aveva soggiornato a Roma prima del 1650, nonché i suoi contatti con Nicaise Beernaerts, noto in Italia con lo pseudonimo di Monsù Nicasio. Bibliografia di riferimento: La natura morta italiana. Da Caravaggio al Settecento, a cura di M. Gregori, Milano 2002, pag. 396 A. G. De Marchi, in Pittori di natura morta a Roma. Artisti stranieri 1630 ; 1750, a cura di G. e U. Bocchi, Viadana 2005, pp. 67-76

      Wannenes Art Auctions
    • JOANNES HERMANS detto MONSÚ AURORA (attr. a)
      Nov. 29, 2018

      JOANNES HERMANS detto MONSÚ AURORA (attr. a)

      Est: €500 - €800

      (Anversa, circa 1630 - circa 1677) Natura morta con cacciagione Olio su tela, cm 76X112 Originario di Anversa, dove comincia la propria attività e dove risulta iscritto nella gilda di San Luca della città fiamminga alla metà del quarto decennio, Hermans soggiornerà a Roma dove si ambienta felicemente e dove uno dei suoi maggiori committenti è Camillo Pamphilj, appassionato cacciatore, tanto che il pittore è soprattutto noto per le composizioni con volatili. La tela in esame, attribuita per tradizione collezionistica all'artista, si collocherebbe alla sua tarda maturità.

      Wannenes Art Auctions
    • Joannes Hermans, Still Life with Fruit and Vine Leaves
      Sep. 21, 2016

      Joannes Hermans, Still Life with Fruit and Vine Leaves

      Est: €1,800 - €2,500

      Signed lower right: J. Hermans

      Kunsthaus Lempertz KG
    • JOANNES HERMANS CALLED MONSÙ AURORA
      Jun. 03, 2010

      JOANNES HERMANS CALLED MONSÙ AURORA

      Est: $10,000 - $15,000

      JOANNES HERMANS CALLED MONSÙ AURORA ANTWERP? CIRCA 1630 - AFTER 1665 ROME STILL LIFE OF GAME BIRDS RESTING ON A ROCK LEDGE oil on canvas 24 1/2 x 38 3/4 inches 24 1/2 by 38 3/4 in.; 62.2 by 98.4 cm.

      Sotheby's
    • JOANNES HERMANS CALLED MONSÙ AURORA
      Oct. 29, 2009

      JOANNES HERMANS CALLED MONSÙ AURORA

      Est: £6,000 - £8,000

      A STILL LIFE OF .PAVONCELLE REALI. RESTING ON A STONE LEDGE

      Sotheby's
    • Joannes Hermans, called Monsù Aurora (Antwerp(?) circa 1630-documented 1665 )
      Apr. 25, 2007

      Joannes Hermans, called Monsù Aurora (Antwerp(?) circa 1630-documented 1665 )

      Est: £1,000 - £2,200

      A dead mallard, blue-tits, a hooper, and a woodpecker in a landscape oil on canvas 46.8 x 60 cm. (18 3/8 x 23 1/8 in.)

      Bonhams
    • JOANNES HERMANS CALLED MONSÙ AURORA ANTWERP? CIRCA 1630 - AFTER 1665 ROME
      Dec. 07, 2006

      JOANNES HERMANS CALLED MONSÙ AURORA ANTWERP? CIRCA 1630 - AFTER 1665 ROME

      Est: £8,000 - £12,000

      PROPERTY FROM A PRIVATE COLLECTION STILL LIFE OF PAVONCELLE REALI RESTING ON A STONE LEDGE measurements note 58.5 by 74 cm.; 23 by 29 1/8 in. oil on canvas NOTE Hermans was of Flemish origin - he is listed as a member of the Antwerp guild in 1644 and 1645 - but he moved to Rome, where he is recorded from 1658 with the nickname 'Monsù Aurora'. Hermans painted still lifes for a number of important aristocratic families in Rome, namely the Corsini, Colonna, and Barberini, and between 1656 and 1658 he was employed by Don Camillo Pamphilij to produce a series of thirty-eight small-scale paintings of birds, of which a number are still in the collection of the Galleria Doria Pamphilij, Rome, and one of which is signed 1 . The present painting almost certainly once formed part of the Pamphilij commission for the canvas' dimensions are almost identical to those of the works in the Galleria Doria Pamphilij mentioned above (which measure 58.5 by 74.5 cm.). Hermans approaches his subject-matter with what has been described as a degree of 'surrealism' and yet he uses both light and colour to render the birds' feathers with startling naturalism. Hermans' painting of ciuffolotti in the Galleria Doria Pamphilij (inv. FC 598) may be compared with the present work both for its composition and astonishing realism. 1. For three of the series see F. Paliaga, in M. Gregori ed., Natura morta italiana da Caravaggio al Settecento, exhibition catalogue, Firenze, Palazzo Strozzi, 26 June - 12 October 2003, p. 396, all reproduced in colour. The painting representing partridges is signed with initials: J.H.F. (Joannes Hermans Fecit).

      Sotheby's
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