Pietro Damini Sold at Auction Prices

Pietro Damini 1592 Castelfranco Veneto-1631 Venezia Ritratto di magistrato

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Pietro Damini, 1592 Castell Franco Veneto – 1631 Padova, zugeschrieben

MOSES SCHLÄGT DAS WASSER AUS DEM FELS Öl auf Leinwand. Doubliert. 140 x 121 cm. In profiliertem breitem Rahmen. Dargestellt wird eine Erzählung des Alten Testaments mit dem Auszug der Israeliten aus Ägypten, diese sind mit Moses an der Spitze noch immer in der Wüste unterwegs. Die Israeliten sind unzufrieden, da sie kein Wasser finden. Als Moses und Aaron zur Stiftshütte gehen, um zu beten, sagt Jehova zu Moses, er möge alle zusammenrufen und er solle vor dem ganzen Volk zu diesem Felsen reden, dann würde genug Wasser für alle Leute und ihre Tiere aus dem Felsen sprudeln. Daraufhin ruft Moses das Volk zusammen und schlägt zweimal mit einem Stab gegen den Felsen. Darauf kommt ein großer Wasserstrahl hervor und es gibt genug Wasser für Volk und Tiere. Dargestellt wird der Moment, in dem der im Zentrum stehende Moses mit dem Stab den Fels berührt und das sich im Licht spiegelnde Wasser hervortritt. (13804820) (3) (13)

PIETRO DAMINI (CASTELFRANCO VENETO, 1592 - PADUA, JULY 28TH, 1631) - MOSES MAKES WATER FLOW FROM THE ROCK

Pietro Damini (Castelfranco veneto, 1592 - Padua, July 28th, 1631) - Moses makes water flow from the rock Oil on canvas 140 x 119 cm PROVENANCE: Private collection, Vercelli

PIETRO DAMINI (attr. a)

(Castelfranco, 1592 - Padova, 1631) Sacra Famiglia e San Giovannino Olio su tavola, cm 27X35 Vedi scheda al lotto precedente.

PIETRO DAMINI (attr. a)

(Castelfranco, 1592 - Padova, 1631) Cena in Emmaus Olio su tavola, cm 27X35 Le tavole esprimono stilemi veneti che suggeriscono l'attribuzione a Pietro Damini, artista che caratterizzò la pittura padovana di primo Seicento e la cui formazione avvenne nella città natale presso la bottega di Giovan Battista Novello, poco noto allievo di Palma il Giovane; altrettanto importanti furono gli esempi del Padovanino e della tradizione rinascimentale. La sua produzione giovanile fu infatti di sapore neoveronesiano e prettamente indirizzata al genere storico e religioso. Il pittore si dedicò altresì con successo alla ritrattistica. Da questi esempi si deduce una tecnica espressiva di buona qualità, con colori smaltati e una vena realistica singolare, aspetti che sono ben percepibili nell'opera qui presentata, che manifesta una interessante vena narrativa e ritmi cromatici raffinati. Bibliografia di riferimento: D. Banzato, P. L. Fantelli, Pietro Damini. 1592-1631. Pittura e Controriforma, catalogo della mostra, Milano 1993, ad vocem

PIETRO DAMINI (attr. a)

(Castelfranco, 1592 - Padova, 1631) Ultima cena Olio su tela, cm 77X66 La tela esprime stilemi veneti che suggeriscono l'attribuzione a Pietro Damini, artista che caratterizzò la pittura padovana di primo Seicento e la cui formazione avvenne nella città natale presso la bottega di Giovan Battista Novello, poco noto allievo di Palma il Giovane; ma altrettanto importanti furono gli esempi del Padovanino e della tradizione rinascimentale. La sua produzione giovanile fu infatti di sapore neoveronesiano e prettamente indirizzata al genere storico e religioso. Il pittore si dedicò altresì con successo alla ritrattistica. Da questi esempi si deduce una tecnica espressiva di buona qualità, con colori smaltati e una vena realistica singolare, aspetti che sono ben percepibili nell'opera qui presentata, che manifesta una interessante vena narrativa e ritmi cromatici raffinati. Bibliografia di riferimento: D. Banzato, P. L. Fantelli, Pietro Damini. 1592-1631. Pittura e Controriforma, catalogo della mostra, Milano 1993, ad vocem

PIETRO DAMINI (attr. a)

(Castelfranco, 1592 - Padova, 1631) Ritratto di diacono Olio su tela, cm 140X96,5 L'elegante ritratto esprime stilemi veneti che suggeriscono l'attribuzione a Pietro Damini, artista che caratterizzò la pittura padovana di primo Seicento e la cui formazione avvenne nella città natale presso la bottega di Giovan Battista Novello, poco noto allievo di Palma il Giovane- ma altrettanto importanti furono gli esempi del Padovanino e della tradizione rinascimentale. La sua produzione giovanile fu infatti di sapore neoveronesiano e prettamente indirizzata al genere storico e religioso. Il pittore si dedicò altresìcon successo alla ritrattistica e tra gli esempi più antichi citiamo l'effige di Cesare Cremonini del 1618 custodita a Palazzo del Bo a Padova, ricordiamo inoltre il 'Ritratto di abate dell'abbazia di Carrara Santo Stefano' databile alla metà del terzo decennio, il 'Ritratto di canonico' del Museo di Treviso e infine lo splendido 'Ritratto commemorativo di alcuni personaggi della famiglia Tiso da Camposampiero' comparso qualche anno fa sul mercato antiquario. Da questi esempi si deduce una tecnica espressiva di notevole qualità, con colori smaltati e una vena realistica singolare, aspetti che sono ben percepibili nell'opera qui presentata, che manifesta una intensità monumentale e ritmi cromatici raffinatissimi. Bibliografia di riferimento: D. Banzato, P. L. Fantelli, 'Pietro Damini. 1592-1631. Pittura e Controriforma', catalogo della mostra, Milano 1993, ad vocem D. Banzato, F. Pellegrini, 'Lo spirito e il corpo. 1550- 1650. Cento anni di ritratti a Padova nell'età di Galileo,' catalogo della mostra, Milano 2009, ad vocem

Entourage de Pietro DAMINI (Circa 1592-1631) Apollon et son char d'or Plume et encre brune, lavis brun et violet, rehauts de gouache..

Entourage de Pietro DAMINI (Circa 1592-1631) Apollon et son char d'or Plume et encre brune, lavis brun et violet, rehauts de gouache blanche 22,8 × 29,5 cm (Coupé au quatre coins, usures, restauration) Provenance : ancienne collection A. Blome, son cachet au verso (L. 4040) Vente anonyme, Bolland & Marotz, Brême, 28 juin 2003, lot 569 400 / 600 €

w - Pietro Damini Castelfranco Veneto 1592 - 1631 Padua , A series of commemorative portraits a set of four, with two additional later fragments, all oil on canvas, unframed

PIETRO DAMINI CASTELFRANCO VENETO 1592 - 1631 PADUA

SAINT PROSDOCIMUS, JUSTINA, DANIEL AND ANTONY OF PADUA IN GLORY WITH A VIEW OF THE PRATO DELLA VALLE (PADUA) BELOW measurements note 10 7/8 by 13 3/4 in; 27.5 by 35 cm. oil on copper PROVENANCE Maria Cristina di Borbone Parma, Austria; Elie di Borbone Parma (according to the sale below, when his label was recorded on the reverse of the frame); Anonymous sale, Christie's, London, July 20, 1990, lot 21, where purchased by Masoud Rajee, New York; Anonymous Sale, Sotheby's, New York, October 17, 1997, lot 87, (where the picture was withdrawn due to an ownership dispute that has now been resolved). EXHIBITED Padua, Palazzo della Ragione, Pietro Damini, May 15- September 30, 1993, p. 122-23, cat. no. 16, illus. NOTE This elegant painting on copper was unpublished until it was exhibited in the monographic exhibition on Damini in 1993 (see below). It depicts the four patron saints of Padua overlooking the Prato della Valle, now a large square, but then a marshy open area in the south of the city (it was drained by the Venetian podestà Andrea Memmo in 1775). Depicted in great detail is an accurate depiction of the skyline of Padua as it would have appeared in the 1610's (when the painting would stylically date to). From the left can be seen the church of Bethlehem, while behind it, the great structure of the Basilica of Saint Anthony, with the chapel and hospital of San Leonino and the monastery of San Giustina at right. Damini was from a family of artists from the town of Castelfranco, and he studied paintings with a local artist, Giovanni Battista Novello. His early style exhibits the influence of Paolo Veronese, as is suggested by the old inscription on the reverse of the present copper. Pier Luigi Fantelli has dated this painting to between 1617 to 1619 (see exhibited below p. 122) after the artists sojourn in Vicenza.