Loading Spinner

Bartolomeo Cittadella Sold at Auction Prices

Painter

See Artist Details

0 Lots

Sort By:

Categories

    Auction Date

    Seller

    Seller Location

    Price Range

    to
    • PIETRO BARTOLOMEO CITTADELLA (VICENZA 1636 - 1704)
      Nov. 29, 2022

      PIETRO BARTOLOMEO CITTADELLA (VICENZA 1636 - 1704)

      Est: €3,500 - €5,500

      Pietro Bartolomeo Cittadella (Vicenza 1636 - 1704) Lot e le sue figlie Olio su tela 121 x 135 cm Citato dalle fonti quale scolaro di Giulio Carpioni, osservando la sua produzione pittorica si scorgono, piuttosto, note derivate da Luca Giordano, ovvero la pittura luminosa che grazie all'apporto del maestro napoletano, dall' ottavo decennio era molto in voga nel Veneto. Altrettanto importanti per la sua formazione furono alcuni degli artisti di livello del Seicento veneto, quali Antonio Zanchi, Giovanni Antonio Fumiani, Andrea Celesti e Pietro Vecchia, chiamati a Vicenza per decorare il fregio della chiesa di S. Caterina. Questo cantiere contribuì a svecchiare l'ambiente vicentino, cristallizzato nei modi di Carpioni. Stilisticamente è prossimo allo stile di Federico Cervelli e Andrea Celesti come si nota nelle tre tele che eseguì per la decorazione del Duomo di Vicenza che lo vide operare alla pari con i più illustri pittori dell'epoca: Pietro Liberi, Andrea Celesti, Antonio Zanchi e Carl Loth. Pietro Bartolomeo Cittadella (Vicenza 1636 - 1704) Lot and his daughters Oil on canvas 121 x 135 cm

      Lucas Aste
    • BARTOLOMEO CITTADELLA VICENZA 1636-1704
      May. 30, 2006

      BARTOLOMEO CITTADELLA VICENZA 1636-1704

      Est: €12,000 - €18,000

      L'ELEMOSINA DI SAN MARTINO measurements note 199 x 223 cm. olio su tela NOTE L'opera di Bartolomeo Cittadella si inserisce nel filone classicheggiante della pittura veneta del primo Seicento. L'artista vicentino si formò alla scuola del Padovanino (1588-1694) e del di lui allievo Giulio Carpioni (1613-1678), con cui collaborò e da cui ereditò i colori, ora tenui, ora vivaci, delle sue rappresentazioni. Questa tela con l'Elemosina di San Martino presenta una struttura compositiva concentrata di grande intensità. Evidenti sono gli influssi dei pittori cui l'artista è debitore: l'inventiva è memore di certe soluzioni del Padovanino, la vivacità cromatica richiama l'opera di Tiziano e l'intenso luminismo chiaroscurato è di derivazione caravaggesca. La rilevante qualità del dipinto rimanda alle opere più notevoli del pittore conservate a Vicenza, come Mosè fa scaturire l'acqua dalle rocce e i Quattro Dottori della chiesa in San Marco o la Natività, la Caduta di Massenzio, la Visione della Croce di Costantino e il Serpente di bronzo nel Duomo. L'attività del Cittadella si svolse tra Vicenza e Verona dove realizzò per lo più opere di soggetto sacro. L'episodio qui raffigurato ricorda il momento in cui Martino, divenuto poi nel 370 vescovo di Tours, mentre svolge il suo servizio per l'esercito romano in Gallia incontra in una gelida giornata invernale un mendicante tremante per il freddo. Diviso in due il suo mantello, ne porge una parte al poveruomo. La notte stessa il Cristo gli si rivelò in sogno, indossando la parte di mantello da lui donata.

      Sotheby's
    Lots Per Page: